I paccheri erano considerati la pasta dei poveri, in quanto una piccola quantità permette di riempire il piatto; furono però apprezzati anche dai nobili e dal re di Napoli.
Nel dialetto napoletano pacchero significa anche schiaffo, secondo alcuni il nome deriva dal rumore che la pasta produce quando la si mescola che richiama, appunto, quello di uno schiaffo.
A Napoli di solito sono conditi con sugo di pomodoro e frutti di mare o pesce, mentre su internet ho trovato questa ricetta fatta da Alessandro Borghese (lui ha usato le linguine) e devo dire che è davvero, come dice sempre lui, fantastica! :)
Ingredienti
per due persone
150 gr paccheri
200 gr ceci già cotti
250 gr calamaretti puliti
1 peperoncino
1 rametto di rosmarino
2 spicchi d'aglio
olio evo q.b.
Far cuocere la pasta in acqua bollente salata portata precedentemente ad ebollizione,
frullare 150 gr dei ceci in modo da ottenere una purea, facendosi aiutare da un pò di acqua di cottura della pasta, lasciando i rimanenti ceci intatti in modo da usarli come guarnizione.
In una padella far soffriggere l'aglio con il peperoncino e del rosmarino tritato.
Aggiungere i calamaretti tagliati e lasciarli cuocere per 5 minuti,
a questo punto aggiungere i ceci frullati e far andare ancora per qualche minuto.
Scolare la pasta e amalgamare al sugo aggiungendo i ceci lasciati da parte e il restante rosmarino.
Semplice e veloce.
Nessun commento:
Posta un commento
Grazie, mi fa sempre piacere leggere i tuoi commenti