Il giorno 16 maggio ho partecipato insieme all’AIFB ad
un mini tour organizzato nella mia regione, la Campania, che ha toccato le
città di Caserta, Caiazzo, Castel di Sasso e Pontelatone.
La prima tappa è stata Caserta, dove al bar Tropicana,
situato accanto alla Reggia, abbiamo fatto colazione con il sindaco, gustando
un ottimo caffè e mangiando una brioche che era a dir poco favolosa! In seguito
abbiamo fatto una piccola tappa al Real sito di San Leucio e al museo della
seta per poi scappare verso Caiazzo per incontrare Franco Pepe nel suo locale
“Pepe in Grani” situato in mezzo alle colline casertane in cui un
paesaggio mozzafiato combinato con l'impasto lavorato ancora a mano e la scelta
di usare solo ingredienti a km 0 (partendo dalla farina passando ai pomodori,
all’olio extravergine di oliva, alla mozzarella di bufala e ad altri prodotti
stagionali) rendono questo posto un luogo magico… da visitare assolutamente,
non a caso è conosciuto in tutto il mondo!
Franco ci ha mostrato la sua camera di lievitazione,
dove gli impasti riposano nelle madie di legno, e ci ha anche insegnato l'antico
metodo di misurazione del glutine di una farina, che consiste nell’appendere ad
un chiodo dell’impasto formato da farina, acqua e sale; successivamente lavato
con acqua a temperatura ambiente allo scopo di eliminare amido e proteine
solubili, tamponato e lasciato esposto all’aria a solidificare. Purtroppo non abbiamo potuto assaggiare la sua
pizza perché il locale è chiuso di mattina, ma ci
siamo rifatti con le mozzarelle di bufala del caseificio la Baronia, un’altra
tappa del tour. Qui abbiamo assistito alla nascita della mozzarella, partendo
dalla lavorazione del caglio che diventa filata e poi mozzarella, abbiamo anche
potuto assaggiare
Subito dopo la visita al negozio dove alcuni di noi
hanno preso un "souvenir" siamo andati all’azienda agrituristica Le Campestre
dove la nostra fame è stata placata da un ottimo cibo realizzato con prodotti coltivati
ed allevati in loco. L'agriturismo è famoso per il suo formaggio il
"Conciato romano", realizzato con latte ovino crudo e presidio Slow
Food. Sebbene sia un formaggio con un profumo ed un sapore un po’forti si resta
ammaliati da esso.
Infine dopo il pranzo e qualche foto del paesaggio
circostante ci siamo precipitati alle cantine Alois dove abbiamo assaggiato i
magnifici vini prodotti in questi vitigni, il trebulanum ( il loro prodotto di
punta), il cunto e il settimo.
Purtroppo la giornata è terminata qui, ma mi sono promessa di ripercorrere ancora queste strade per assaporare con calma il tutto!
Purtroppo la giornata è terminata qui, ma mi sono promessa di ripercorrere ancora queste strade per assaporare con calma il tutto!
Intanto vi lascio con questa semplice ricetta
realizzata con il conciato romano
Bavette su Crema di Asparagi con
Petali di Conciato Romano
Per 4 persone
Bavette 400 g.
500g asparagi meglio se selvatici
4 cucchiai di yogurt
Sale qb
Conciato romano qb
Olio Extravergine di Oliva qb
Lavare e pulire gli asparagi eliminando la parte
legnosa che non butteremo ma metteremo nell’acqua di cottura, delle bavette in
modo da dargli ancora più gusto.
Cuocere a vapore gli asparagi, mettendo da parte delle
punte per la decorazione, frullarli e setacciarli, in modo da ottenere una
crema vellutata. Aggiungere lo yogurt, il sale, l’olio e mettere da parte.
molto interessante, brava! Un abbraccio SILVIA
RispondiEliminaGrazie Silvia :*
Eliminamonica, mi hai fatto venir voglia di tornarci. La giornata è stata davvero molto carina e istruttiva...soprattutto la nostra gola ha fatto la ola!!
RispondiEliminaVerissimo Rosaria! Io mi sono ripromessa di andare da Franco Pepe il più presto possibile! :)
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